“Dopo la catastrofe: Quasimodo tra letteratura e giornalismo” è il titolo dell’incontro che il Centro Internazionale Scrittori della Calabria terrà venerdì 9 marzo, alle ore 16:45, presso la Biblioteca comunale “P. De Nava” di Reggio Calabria. Relazionerà il prof. Giuseppe Rando, ordinario di Lingua e Letteratura Italiana – Università di Messina, responsabile di italianistica e componente del Comitato Scientifico del Cis. Salvatore Quasimodo (1901 – 1968) sin da giovane studente ebbe modo di conoscere e frequentare nella città di Messina Elio Vittorini, Giorgio La Pira e Salvatore Pugliatti: con loro fondò, a soli sedici anni, una rivista letteraria (Nuovo Giornale Letterario. Trasferitosi a Firenze conosce Montale ed entra in contatto con il gruppo di «Solaria». Proprio nelle edizioni della rivista venne pubblicata, nel 1930, la sua prima raccolta di poesie, Acque e terre. Ma è con Oboe sommerso, del ’32, e con Erato e Apollion, del ’36, che Quasimodo divenne uno dei rappresentanti di punta dell’ermetismo. Le raccolte successive Con il piede straniero sopra il cuore, Giorno dopo giorno, La vita non è sogno, Il falso e vero verde, La terra impareggiabile, Dare e avere, trattano tematiche legate alla guerra o alla questione sociale. Nel 1959 gli venne assegnato il premio Nobel per la letteratura. All’instancabile attività di poeta, Quasimodo alternò quella di saggista, traduttore e giornalista.
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