Venerdì 8 marzo 2024, alle ore 17:00, Il Centro Internazionale Scrittori della Calabria e il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, nella sala conferenze dello stesso Museo, in occasione della giornata internazionale della donna, promuovono la conferenza “La donna nel teatro greco: né autrice, né attrice, né (forse) spettatrice, ma protagonista”.
Introducono la manifestazione Fabrizio Sudano, direttore del MArRC, e Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria. Relaziona Paola Radici Colace, già professore ordinario di Filologia Classica, Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, Università di Messina, presidente onorario, direttore scientifico del Cis della Calabria. Nell’antica Grecia il ruolo delle donne era ridottissimo, erano spesso relegati al ruolo di mogli, madre o figlia e avevano poche possibilità di fare carriera o avere un ruolo attivo nella società. Le donne del V secolo a. C. vivevano in una condizione di rinuncia e privazione quotidiana. Educate all’inferiorità, esse avevano fatto della sottomissione un’abitudine e un’attitudine. Nei testi letterari, invece, i personaggi femminili rivestono un’enorme importanza, infatti, donne come Elena, Antigone, Medea scatenavano guerre, si mettevano contro i sovrani e si ribellavano ai mariti. Al quesito “quali erano le intenzioni degli autori del teatro a scegliere e proporre prevalentemente storie di donne”? Attraverso una serie di analisi lo dimostrerà la relatrice prof. Paola Radici Colace.
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