Nell’ambito delle “Notti d’Estate” 2023 sulla terrazza del MArRC, giovedì 10 agosto, alle ore 21:00, lo stesso Museo Archeologico Nazionale e il Centro Internazionale Scrittori della Calabria promuovono la conferenza “L’immortalità di Caravaggio: fra genio e sregolatezza”.
Aprono l’incontro gli interventi di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC e di Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria. Con il contributo di slides, relaziona Francesca Paolino, già Prof. di Storia dell’Architettura Università Mediterranea di Reggio Calabria, componente del Comitato Scientifico del Cis. Michelangelo Mersisi detto Caravaggio nasce il 29 settembre del 1571. Il pittore apparteneva ad una famiglia stimata e abbastanza agiata. La sua vocazione deve essersi manifestata molto presto, poiché già nel 1584 entra come allievo nella bottega del pittore bergamasco Simone Peterzano, allievo di Tiziano. Nel 1592 si trasferisce a Roma, dove è accolto fra la servitù di Pandolfo Pucci, un nobile locale. Nel 1597 gli viene chiesto di dipingere alcune tele per la cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi “Vocazione e martirio di San Matteo, San Matteo e l’angelo” che lo rendono celebre e contestato. In questi anni la storia di Caravaggio è costellata da vari avvenimenti truci e violenti che si sovrappongono. Tra il 1600 e il 1601 dipinge la “Crocifissione di San Pietro” e la “Conversione di San Paolo”; nel 1604 la “Madonna dei pellegrini o di Loreto”, nel 1605 la “Morte della Vergine”. In autunno si reca in Sicilia dove, spostandosi da una città all’altra, lascia numerose opere: il “Seppellimento di Santa Lucia”, eseguito a Siracusa per l’omonima chiesa; la “Resurrezione di Lazzaro” e l’”Adorazione dei pastori” oggi esposte al museo di Messina e una “Natività“, conservata nell’oratorio di San Lorenzo a Palermo. Ritornato a Napoli è aggredito e gravemente ferito, mentre cerca di allontanarsi dalla città, muore il 18 luglio 1610.
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